C’era una volta un regina bellissima e molto sola. Viveva in un maniero con la servitù e riceveva visite molto di rado. Il suo mondo era lento, isolato, scandito dal ticchettio del tempo che corre, dal silenzio delle mura domestiche o da lunghe conversazioni telefoniche, le uniche che le davano qualche conforto.

Il sogno della regina era un matrimonio allegro, in compagnia, con festa e danze e un banchetto luculliano. Ogni invitato avrebbe portato doni, la musica coinvolgente e il vino a fiumi. Un matrimonio degno di una regina, degno di un re, degno di un reame.

C’era una volta un re bellissimo e molto solo. Viveva in un fortilizio militare, accompagnato dai cadetti che passavano le ore rinchiusi come frati in celle di seminario. Il re trascorreva il tempo in letture, pianificazioni e lunghe conversazioni telefoniche, le uniche che lo tenevano collegato al mondo esterno

Eppure un giorno, fra queste conversazioni, una su tutte le provocò le farfalle nello stomaco, una sensazione inconsueta, mai provata, che la fece sentire viva. In un baleno, come sotto incantesimo, si trovò fra le dita una seta morbidissima e un mantello. Un invito di nozze e il simbolo del viaggio.

Si incontrarono furtivamente in un luogo isolato e si amarono, all’istante. Fu l’incontro di un re e una regina, di due anime gemelle con lo stesso fardello sulle spalle, la stessa sofferenza ma anche lo stesso spirito di rinnovamento e di speranza.

Il re, quel giorno, si preparò nervosamente, col valletto emozionato e la speranza di un futuro migliore, in compagnia, più sereno e spensierato. Pensava, il re, che un giorno tutto sarebbe stato fulgido perché condiviso con la persona amata

Si incontrarono, si toccarono, timorosi e speranzosi insieme. Il grande giorno li attendeva: diverso da come l’avevano sognato ma ugualmente emozionante. Solo i loro cuori si udivano fra le colonne della cattedrale e fu palpabile la loro gioia.

L’inizio fu difficile, è sempre difficile: la condivisione inattesa e mai provata, il confronto, le emozioni e l’isolamento vissuto non furono facili da superare. Momenti vicini, momenti lontani, momenti di sconforto e altri di speranza.

Insieme, lo capirono, avrebbero affrontato meglio ogni situazione, insieme alla pari. Un re e una regina governano il mondo e sono inattaccabili e anche se le difese possono soccombere, è difficile dare loro scacco matto.

E quando arrivò il giorno della festa e la casa si vestì per le nozze e per il Natale, tutto si fece luminoso, intenso, caldo, accogliente, vivo e speciale. Non si trattava più della festa con mille invitati tanto anelata dalla regina ma di pochi intimi, gli intimi che contano davvero

L’attesa si fece quasi snervante: finalmente vedere qualcuno, finalmente condividere, brindare, sorridere e sentire le voci dei propri cari dal vivo e non attraverso una conversazione telefonica fredda e distratta.

Tutto pronto, tutto studiato nel dettaglio, in ogni particolare. La possibilità di rendere perfetto un ricevimento con pochi cari si era fatta concreta quando non sarebbe stato possibile in una dimensione maggiore. Una tavola bomboniera per un evento intimo

E gli invitati arrivarono, con pochi regali ma col cuore, con lo stesso spirito di condivisione cui avevano anelato re e regina, col desiderio vero di vivere quel momento con i novelli sposi e nessuna costrizione, nessun tentennamento

Si brindò, si mangiò, si narrò come attorno alle tavole di famiglia accade, si rimembrò e nel contempo si sperò nel futuro migliore, come sempre si deve fare per vivere. La speranza e la visione di un mondo più felice ci hanno sempre condotti verso l’illuminazione.

E a festa finita il re e la regina si ritirarono salutando gli invitati. Trascorsero le ultime ore della loro giornata intensamente sapendo che non sarebbero mai più stati soli perché questo è un matrimonio, sapere che non sarai mai più solo.

The end

Photo: https://trentinoweddings.com/lucamartagallizio/
Styling: Claudia Antolini, Annalisa Manara, Leonardo weddings ad Events and Fiori di testa accessori
Mua: annalisamanara
Location: Corte Trapp